Ecco il regolamento sull'amministrazione condivisa
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Realizzato dal Comune di Bologna con Labsus, raccoglie le migliori esperienze di gestione condivisa dei Beni Comuni

Da oggi per gestire al meglio i Beni Comuni attraverso una proficua collaborazione tra cittadini e istituzioni c'è un apposito manuale. È il primo “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei Beni Comuni urbani”, un vademecum promosso e sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e realizzato dal Comune di Bologna con il supporto scientifico di Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà e la collaborazione del Centro Antartide all'interno del progetto “Le città come beni comuni”. Un vademecum che raccoglie le migliori esperienze in Italia, dai genitori che hanno ripulito la scuola e bonificato il campo da calcio abbandonato, agli interventi dei condomini per la riqualificazione delle aree comuni, alla realizzazione di orti comuni. Da Milano a Gela, passando per Napoli, Roma e Caserta, un viaggio nell’Italia che funziona passando anche dalla Puglia: tra le esperienze citate, infatti, c'è quella dei pescatori di Torre Guaceto in provincia di Brindisi che partecipano alla gestione delle risorse idriche della riserva marina.
Non è un caso che si chiami amministrazione condivisa. Oggi molti amministratori locali hanno capito che i cittadini possono essere alleati preziosi per la soluzione dei problemi della comunità. Le centinaia di casi raccolti dimostrano che l’amministrazione condivisa può essere un modello complementare rispetto al modello di amministrazione tradizionale. Ma affinché ciò accada è necessaria la collaborazione fra cittadini e amministrazioni.
Un regolamento che parte dalle cose per arrivare a definire le regole da utilizzare a disposizione degli amministratori locali di tutt'Italia.
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