Metti fine all'imbarazzo
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Cinque fondamentali regole per evitare di offedendere, anche involontariamente, una persona disabile

Si chiama “Metti fine all'imbarazzo” la campagna di comunicazione realizzata dall'organizzazione britannica Scope che mette a disposizione poche ma fondamentali regole di comportamento per evitare di offendere, magari involontariamente, una persone disabile. Un breve vademecum per evitare l'imbarazzo di non saper cosa in determinate situazioni.
La regola maestra è che “le persone disabili sono persone come te”.
Ecco le altre:
Non far supposizioni circa quello che ciascuno può fare, su come vive o come la sua disabilità lo condiziona: da questo atteggiamento, infatti, derivano la maggior parte delle incomprensioni ed errori perché qui si annidano pregiudizi e false credenze. Su questo tema Scope ha pubblicato un apposito lavoro.
Non sei sicuro o hai bisogno di sapere qualcosa? Chiedi! Naturalmente con rispetto. Il dialogo e la capacità di ammettere la propria “ignoranza” su una specifica condizione aiutano le relazioni.
Accetta ciò che le persone disabili dicono di sé e della propria condizione. Ricordati che loro si conoscono meglio di quanto non possa conoscerli tu
Ricorda che non tutte le condizioni sono visibili. L'epilessia, per esempio, non si vede semplicemente guardando una persona.
Cinque regole scritte, semplici ma molto concrete, che vengono esemplificate anche attraverso alcuni video, prodotti dallo stesso gruppo. Ciascun video si conclude con un quiz, che serve a verificare il livello di comprensione della "regola". Scope ha realizzato un elenco di casi esemplari, in cui l'inosservanza di tali regole di comportamento dà luogo a situazioni imbarazzanti o addirittura problematiche e un vero e proprio glossario, con i termini giusti e quelli da evitare, quando si parla di disabilità.
A chiudere ogni video, il "motto" della campagna: "Affrontiamo la situazione: la vita è piena di momenti imbarazzanti"
Ecco i video della campagna:
Non chinarti per parlare con una persona sulla sedia a rotelle, perché semplicemente "non serve a nulla"
Come stringere una mano che non c'è come nel caso di una persona amputata? L'imbarazzo, in questo caso, si risolve facilmente stringendo l'altra mano.
Come affrontare una conversazione con una persona sorda? Ricorrendo a un linguaggio non verbale, in cui vengano in soccorso gesti "universali".
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