Cerca nel sito:  

Nonni in fuga

Data: 21/05/2014
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

In aumento le migrazioni nell'Est Europa per l'accesso alle cure sanitarie. Per Anna Maria Fedele nel Salento spesso gli anziani in difficoltà non considerano prioritaria la cura di sè 

Nonni in fuga” è l'emblematico titolo del dossier della Fipac (Federazione pensionati attività commerciali) della Confesercenti. Sono i cosiddetti “migranti della salute”, oltre 400mila anziani in Italia che partono per i paesi dell'Est come Romania, Slovenia, ma anche Malta, Cipro, le Canarie per accedere low cost alle cure sanitarie, soprattutto quelle odontoiatriche. Sono proprio quet'ultime, infatti, le meno coperte dal sistema sanitario nazionale nonostante i dentisti italiani siano tra i più cari in Europa, superati solo dai loro colleghi inglesi. Questo significa che nel 2005 le visite odontoiatriche erano in Italia 3,7milioni nel 2012 erano scese a 2,8 milioni (meno 23%). Anche secondo l'Andi (Associazione Nazionale dentisti Italiani), inoltre, tra il 2007 e il 2012, 500mila famiglie italiane hanno rinunziato ad andare dal dentista anche in presenza di serie patologie. In generale circa 9milioni di italiani, inoltre, hanno ormai rinunciato alle cure mediche e di questi due milioni sono anziani, cioè proprio coloro che necessitano di maggiori cure. Negli ultimi dieci anni la popolazione degli over 65 italiani è cresciuta del 15,8% e, parallelamente, il welfare ha subito continui tagli. 

«Secondo la nostra esperienza – spiega Anna Maria Fedele, presidente del Gruppo provinciale di Volontariato Vincenziano – sul territorio molti anziani non arrivano neanche a chiedere aiuto per le cure sanitarie, in particolare quelle odontoiatriche. Ci chiedono di pagargli le bollette, supportarli con il canone di affitto, ricevere vestiti, ricaricargli il telefonino. Questo è davvero un problema culturale perché la cura della persona, o abitudini come una sana alimentazione in alcune fasce della popolazione, quelle più fragili, non sono contemplate come una necessità. La scuola – continua – dovrebbe avere un ruolo cardine per portare in queste famiglie la cultura della cura di sé come priorità, informando e sensibilizzando proprio i più piccoli, e arrivando così anche alle famiglie».

Un fenomeno, quello sottolineato da Fedele, che si intreccia alla tendenza di molti nuovi poveri a nascondere il loro nuovo status. «Sono tanti i poveri – continua la presidente – che non ci chiedono aiuto esplicitamente e siamo noi volontari che andiamo a scovarli. C'è molta resistenza in questo nonostante la povertà sia un fenomeno in crescita».



Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.