Comunicazione digitale e non profit
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Secondo l'indagine realizzata da Fondazione Sodalitas il Terzo settore italiano usa soprattutto facebook ma ancora non sfrutta le potenzialità del crowdfunding

Qual è il grado di familiarità tra il non profit e i social network? Da quanto traspare dalla ricerca “La comunicazione digitale nel nonprofit: usi, rischi e opportunità”, realizzata da Fondazione Sodalitas nell’ambito di Sodalitas social innovation, il programma che favorisce la nascita di partnership profit-nonprofit migliorando la capacità progettuale del Terzo Settore, le Onp italiane hanno familiarità con i social network, li usano per cercare visibilità e per sensibilizzare alla propria causa. In crescita, inoltre, la tendenza ad usare questi mezzi anche per la raccolta fondi.
Facebook è di gran lunga il social network più utilizzato dal nonprofit (86%, contro il 50% di Youtube, il 47 % di Twitter, il 27% di Google+ e il 23% di Linkedin,). Il 74% delle Organizzazioni che ha dichiarato di non essere presente sui social network – soprattutto per problemi di risorse (57%) – sta valutando di entrarci. Il Terzo settore italiano è ancora indietro con con l'utilizzo delle campagne di crowdfunding: solo il 19% del campione ne ha realizzata una. Ad utilizzare questo nuovo strumento sono soprattutto le ONG (53%) e le Fondazioni (26%); in coda le Cooperative sociali (6%). Nella maggior parte dei casi il risultato è stato raggiunto e il 73% di chi ha sviluppato una campagna ha chiesto cifre entro i 5mila euro.
L'indagine realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano della Donazione nasce per indagare le modalità, la frequenza e gli obiettivi con cui il Terzo Settore utilizza i social network e il crowdfunding. Sono 209 le organizzazioni che utilizzano social network e il crowdfunding. Si tratta nello specifico di associazioni (38%), Organizzazioni di Volontariato (19%) Cooperative sociali (14%), Fondazioni (13%) e ONG (9%). Maggiormente rappresentate le piccole organizzazioni (entrate fino a 1 milione di euro; il 61% del totale), più che le medie (bilancio da 1 a 3 milioni di euro; il 14%) o le grandi organizzazioni (bilancio oltre i 33 milioni di euro; il 25%). Le ONP partecipanti sono attive soprattutto nei settori dell’Assistenza sociale (24%), della Cooperazione e solidarietà internazionale (19%), dell’Educazione e formazione (15%) e dell’Assistenza sanitaria (13%), fornendo sostegno alle persone con disabilità (17%), all’infanzia e ai giovani (13%) e alle Comunità nei paesi in via di sviluppo (12%).
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