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Mai più violenza alle donne!

Data: 25/06/2014
Categoria: News Regione Puglia

Approvata la legge regionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne

Prevenzione, formazione, assistenza economica e alloggiativa, inserimento lavorativo, creazione di un fondo per il sostegno delle vittime, percorsi di accesso facilitato negli ospedali e nelle Asl: sono queste tra le principali novità introdotte con la legge regionale “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne” approvata martedì 14 giugno. Venti articoli per valorizzare e sostenere l'autodeterminazione della donna in cui si definiscono principi ma anche responsabilità e una nuova struttura di governance, in cui è previsto un Tavolo Interassessorile, con funzione di indirizzo politico, e una Task force permanente quale organismo tecnico, a composizione variabile, con il compito di predisporre strumenti operativi ed integrati per l’attuazione della norma.

Di fondamentale importanza un corretto e costante monitoraggio del fenomeno, con una sezione dedicata dell’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali, nonché al lavoro di prevenzione da realizzare in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e con il supporto degli Operatori della Comunicazione. Il testo di legge interviene anche sotto il profilo della formazione e della sensibilizzazione, fissando una serie di principi che, assieme alla campagna di comunicazione avviata nel mese di settembre 2013, mirano a rafforzare la cultura del rispetto, dell’educazione all’affettività e la decostruzione degli stereotipi di genere.

Tra i punti cruciali della legge, l'assistenza alloggiativa, indispensabile laddove occorra procedere con l’allontanamento della donna, sola o con figli minori, dall’abitazione familiare; l'assistenza economica, nelle more di attivare un idoneo percorso di inserimento o reinserimento socio lavorativo, creazione di una rete di protezione che possa davvero garantire la sicurezza della donna e degli eventuali figli. Significative, in proposito, le sinergie attivate sia con l’assessorato all’urbanistica, d’intesa con il quale è stata definita una riserva nella quota di alloggi di ERP, nella disponibilità dei sindaci, e con  l’assessorato all’istruzione e alla formazione, sia per quel che riguarda il coinvolgimento attivo delle scuole, sia per quanto attiene alla necessità di elaborare percorsi comuni di inserimento socio-lavorativo, anche a valere su risorse FSE.

Un investimento da 900mila euro che si accorda con altri interventi collegati assegnati alle regioni dal Governo. La Puglia avrà circa 800mila euro grazie anche al numero di CAV attivi e alle Case rifugio, frutto dell’investimento fatto negli ultimi anni dall’amministrazione regionale.In Puglia, infatti, si lavora alla questione della violenza sulle donne ormai da anni. Al 31 gennaio 2014 risultano operativi 18 Centri antiviolenza, 7 Case Rifugio e 2 Case rifugio per vittime di tratta.Tutti gli Ambiti territoriali che nel primo semestre del 2014 hanno approvato i Piani sociali di zona 2014-16 hanno stanziato mediamente circa 50mila euro per dare copertura alla spesa annuale dei Centri antiviolenza e per il pagamento delle rette per l’accoglienza urgente in casi di abuso, maltrattamento e violenza.

Sarà dedicata proprio a questo tema la puntata di venerdì 27 giugno del programma "Ma chi ce lo fa fare" in onda alle 17 su Mondoradio.net. Per ascoltarla, clicca qui



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