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Il futuro del sistema dei CSV

Data: 06/10/2014
Categoria: News CSV Salento

Dal seminario dei CSV a Foggia precise indicazioni per la riforma del Terzo Settore: va salvaguardato il sistema territoriale dei CSV, va definita la questione della certezza delle risorse delle Fondazioni

Si è tenuto a Foggia il 4 ottobre un importante seminario organizzato da CSV NET Puglia sul tema della riforma del terzo settore e delle implicazioni che questa riforma potrebbe avere sull’intero sistema del volontariato, compresi i CSV presenti in tutte le province italiane.

A coordinare i lavori il Presidente regionale Luigi Russo, con la partecipazione di Stefano Tabò Presidente di CSV NET, di Giustiniano De Francesco presidente del Coge Puglia. Ospiti anche i CSV della Toscana, delle Marche, dell’Abbruzzo, del Molise, della Calabria, oltre a tutti e 6 i CSV della Puglia.

Si è parlato del "modello Puglia" dei CSV, un sistema a progressiva integrazione che ha già la caratteristica di una forma Confederale (con vincolo di bilancio sulle azioni regionali, con specifiche deleghe nella rappresentanza con le Istituzioni regionali e con lo stesso CSV Net, ecc.) che tende al coordinamento e all’efficienza, in strettissima collaborazione con il CoGe Puglia; ma si è parlato anche di certezza delle risorse per i CSV, di perequazione, di pari opportunità e di necessaria rappresentanza del “valore consolidato” del sistema CSV italiano nei rapporti con gli organismi nazionali (ACRI in particolare).

Tutti i CSV presenti, oltre a quelli della Puglia, nel dibattito hanno dato a Stefano Tabò alcune precise indicazioni, anche in vista dei prossimi appuntamenti del direttivo nazionale (5 ottobre) e assemblea straordinaria (8 novembre):

1) occorre salvaguardare il sistema CSV italiano, molto apprezzato dai volontari italiani e guardato con estremo interesse dai paesi europei, da attacchi spregiudicati di soggetti, purtroppo anche di parte Terzo Settore e paradossalmente anche di area sindacale, interessati ai soldi delle Fondazioni;

2) occorre approfittare della particolare coincidenza di una rappresentanza politica nel ministero del Welfare favorevole al volontariato, per ottenere una riforma che consolidi e non smantelli il sistema dei CSV;

3) occorre comunque avviare una riflessione allargata e diffusa su questa riforma, coinvolgendo la base sociale del volontariato, evitando di elaborare proposte di accordi su tavoli privati non legittimati, che mirano solo a "tagliare" ciò che sembra superfluo a qualcuno ma anche ciò che è utile e necessario.

"In tutte le regioni si stanno moltiplicando momenti di riflessione su questi temi - dice il presidente di CSV NET Puglia Luigi Russo - e si stanno producendo documenti che respingono gli attacchi al sistema dei CSV, ormai ciclici, e che invitano CSV Net a mantenere alto il livello della difesa dell'attuale sistema così come è organizzato, che per il nostro paese ha rappresentato un vero miracolo. Anche se occorre rimanere aperti ai miglioramenti nella direzione della efficienza e della qualità, ma questi miglioramenti si devono necessariamente raggiungere con percorsi graduali e meditati, interni al nostro sistema e non eterodiretti".

 

SI PUO' ASCOLTARE IL PROGRAMMA "MA CHI CE LO FA FARE" SU MONDORADIO DEL 3 ottobre PROPRIO SUL TEMA DELLA RIFORMA:

https://soundcloud.com/mondoradio/ma-chi-ce-lo-fa-fare-del-3-10



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