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Bobba e Bellanova a Lecce sulla Riforma del Terzo Settore

Data: 05/12/2014
Categoria: News CSV Salento

Le realtà del Terzo settore salentine in prima linea per la costruzione dello sviluppo di comunità solidali e responsabili. Russo: "Proporremo al governo i temi più caldi per la stabilizzazione del sistema dei CSV"

La Riforma del Terzo Settore voluta dal governo Renzi è ai nastri di partenza. Per discutere del grande valore innovativo e regolamentare, il CSV Salento nell’ambito dei Cantieri per la sussidiarietà, organizza sabato 6 dicembre alle ore 10 presso il Centro Le Sorgenti un momento di approfondimento con i due Sottosegretari al Lavoro e alle Politiche sociali Luigi Bobba e Teresa Bellanova.

 

Intervengono:

Salvatore Capone, deputato Commissione Affari Sociali

Paolo Perrone, sindaco di Lecce

Gianluca Budano, portavoce Forum Terzo Settore Puglia

Daniele Ferrocino, portavoce Forum Terzo Settore Lecce

Conduce Luigi Russo, presidente CSV Salento 

Una Riforma che ha il merito di superare la visione residuale delle attività non profit con il riconoscimento della sua soggettività anche dal punto di vista economico e che lascia aperte alcune questioni di non poco conto, come la limitazione delle risorse per la messa a regime della Riforma stessa. È quella avviata a maggio scorso e presentata dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti nell’agosto scorso e alla cui fase di concertazione hanno partecipato tutti i soggetti, anche il CSV Salento e il Forum Terzo Settore provinciale salentino, in una consultazione che ha coinvolto in tutta Italia dal 13 maggio al 13 giugno 1.016 soggetti. Quattro le linee d’azione della Riforma: a) la revisione della disciplina in materia di associazioni, fondazioni e altre istituzioni di carattere privato senza scopo di lucro con il riordino di tutte le disposizioni vigenti anche di carattere tributario e della normativa sulle Onlus; b) un ripensamento e un rilancio complessivo dell’impresa sociale; c) una nuova disciplina del servizio civile nazionale; d) un ripensamento delle misure di sostegno delle organizzazioni non profit a partire dalla disciplina del 5 per mille. «La legge Delega approvata è un passo decisivo per cambiare il ruolo e definire il volto del non profit in Italia, senza eliminare i caratteri identitari di ciascuna organizzazione». Commenta così Luigi Russo, presidente del CSV Salento e vicepresidente dell’Osservatorio regionale del volontariato, l’approvazione della Legge Delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e del Servizio Civile avvenuta lo scorso 10 luglio nel Consiglio dei Ministri e presentato lo scorso 6 agosto dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e dal sottosegretario Luigi Bobba. «Per la prima volta si mette mano ad una questione tanto complessa, come il riordino del variegato e multiforme mondo del no profit italiano che da anni e in maniera spesso volontaria, contribuisce alla tutela dei Beni comuni del nostro Paese, applicando di fatto la sussidiarietà». Sussidiarietà è un termine difficile e complicato, la cui traduzione nella realtà italiana è semplice, come ha certificato l’Istat: 301.000 realtà associative, in prevalenza piccole e medie, il 47% delle quali si finanzia offrendo beni e servizi ai cittadini, e le cui entrate sono generate solo per il 35% da fondi pubblici, il resto viene dai privati. Tutto ciò genera il 4,2% del Pil, con 700.000 persone che ci lavorano e oltre quattro milioni di volontari.

«Avevamo chiesto espressamente, nella nota pugliese inviata al Governo nella fase di consultazione della legge – spiega nel merito Luigi Russo – di mettere mano al riordino del nostro settore, conferendo una stabilità a questo sistema che tanto ha prodotto e produce in termini di sviluppo della cultura solidaristica, della responsabilità civile e della difesa dell’ambiente. Accogliamo con grande favore la presenza, nell’articolato di legge, di un enunciato che indirizzerà i decreti legislativi successivi. Sabato assumeremo l’iniziativa di proporre al governo i temi più caldi per la stabilizzazione del sistema dei Csv: la perequazione delle risorse tra nord e sud, la riorganizzazione territoriale e l’espansione del bacino di beneficiari dei nostri servizi».

Al riordino e alla semplificazione della disciplina degli enti si affianca l’espressa intenzione di rafforzare il ruolo della cittadinanza attiva organizzata in termini di capacità di intervenire nella programmazione delle politiche pubbliche in base al principio di sussidiarietà, sancito dalla Costituzione.

Restano sul tavolo alcune questioni che verranno affrontate proprio nell’incontro di sabato: innanzitutto la limitazione delle risorse che potrebbe limitare i benefici di un percorso virtuoso come quello intrapreso dal Governo Renzi con questa riforma.

Presente l’interprete L.I.S. per l’accesso delle persone sorde.

In allegato la Legge Delega

 

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