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Ogm e pesticidi, un vero agrocidio!

Data: 12/02/2015
Categoria: News CSV Salento

Nell’incontro della mattina del 12 febbraio, l’avvocato Graciela Gomez, ospite del CSV Salento, chiama in causa le responsabilità di tutti nel silente genocidio dell’agricoltura chimica. Russo: "Occorre perseverare nell'informazione per fare cambiamento culturale"

Una sala gremita e attentissima quella che stamani, giovedì 12 febbraio, ha seguito i lavori di Graciela Cristina Gomez, , avvocato, ecologista, scrittrice, riconosciuta a livello internazionale per la sua lotta implacabile contro l'uso di pesticidi nel primo dei due appuntamenti sul tema Chimica e agricoltura organizzati dal CSV Salento nell’ambito del Programma dei Cantieri per la sussidiarietà. L’incontro dal tema “Ogm, abuso di fitofarmaci, danni per la salute e stili di vita” si è tenuto a Lecce presso il Laboratorio multidisciplinare Dream dell’Ospedale Vito Fazzi in via F. Muratore, con la partecipazione dell’Università del Salento, dell’associazione Spazi Popolari e della Asl. “Di questi temi discutiamo da tempo – ha detto in apertura Luigi Russo, presidente del Csv Salento. Ne parliamo come cittadini e come volontari ma il grande assente è la politica. E questo è un paradosso: è stato portato avanti un modello di sviluppo che ha continuamente danneggiato il bene Comune. Se non ragioniamo seriamente sul nostro modello di sviluppo non ne usciremo. “Il problema – continua Luigi Russo – non sta solo nella quantità e nel tipo di pesticidi utilizzati, ma nel tempo di esposizione e nell'azione combinata di più principi attivi, nel bioaccumulo: quello che ingeriamo in piccole dosi, nel corso del tempo crea un accumulo che è senz’altro dannoso e in alcuni casi si è rivelato letale. Se a questo aggiungiamo l’esposizione agli altri inquinanti, alle polveri sottili che respiriamo, alle falde inquinate, ai depuratori che non depurano, capiamo di essere in una situazione di allarme che chiama in causa proprio tutti. Dai piccoli coltivatori, ai consumatori, ai cittadini, alle grandi aziende produttrici, ma anche agli amministratori e ai decisori politici, perché è necessario invertire la rotta e fermare l’epidemia silente e in costante incremento delle neoplasie sul nostro territorio: ci sono più di 44.825 persone con diagnosi di tumore nella sola provincia di Lecce e le modificazioni operate in agricoltura in questi anni, così come l’uso indiscriminato di pesticidi e fitofarmaci possono avere la loro dose di responsabilità”.

Purtroppo la situazione è seria per tutti – allarma Graciela Gomez. Il grano che l'America esporta è irrorato di pesticidi. In America i pesticidi vengono irrorati via aerea, manualmente da terra e con le macchine sempre da terra. Vengono irrorate sostanze chimiche, pesticidi anche lungo la linea ferroviaria, dove passeggiano bambini, donne incinte senza alcuna protezione. È un terribile problema per la salute, per l'ecosistema e nel futuro non potrà che peggiorare". Tra i peggiori responsabili dei danni alla salute c’è il glifosato, contenuto nel RondUp, ampiamente utilizzato anche nei nostri campi: "il Glifosato – spiega ancora Graciela Gomez – è considerato una sostanza non pericolosa. Però,  qualcuno dovrà pur spiegare le tante patologie dei bambini, o le persone che arrivano in ospedale ustionate dalla sostanza gettata dagli aerei! In Argentina l'acqua usata per irrigare è piena di glifosato. E tutto questo accade nonostante le denunce, con la connivenza dell'Organizzazione mondiale della sanità. Le persone arrivano negli ospedali in condizioni disperate, e, dove sono i medici? Si sono dimenticati del giuramento di Ippocrate. Dal 1997 al 2009 in Argentina i casi di malformazione neonatale e leucemie sono triplicate, da quando la soia è entrata in produzione”. I dati e le immagini non sono solo allarmanti. Nella dettagliata analisi dell’avvocato Gomez, si parla di un vero e proprio genocidio, operato attraverso le armi dell’agrocidio, silente e costante nel tempo, sta contribuendo allo sterminio di intere popolazioni sotto gli occhi di tutti.  

La situazione è evidentemente drammatica ma l'atteggiamento corretto non è chiudersi nel pessimismo – conclude Luigi Russo. Occorre avere in mano gli strumenti dello studio, dell'informazione, della politica. Occorre ribaltare la cattiva informazione usando gli stessi strumenti dell'informazione: non è vero che questo è il giusto modello di sviluppo, occorre dirlo con forza e farlo capire. La strada è il cambiamento culturale”.



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