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Insieme per salvare la nostra terra

Data: 20/02/2015
Categoria: News CSV Salento

 E' l'appello lanciato al 41esimo cantiere per la sussidiarietà: costruire un percorso condiviso per una comunità virtuosa

 La 41esima tappa dei cantieri per la sussidiarietà del 19 febbraio ha incontrato i cittadini di Racale presso il neonato centro polifunzionale Agorafollia. Un luogo voluto fortemente dall'amministrazione quale sapazio per incontrarsi, costruire relazioni e progetti utili alla comunità intera, in linea con lo spirito dei Cantieri del CSV Salento volti a promuovere e praticare la sussidiarietà, precisa Luigi Russo presidente del Csv Salento:" I cantieri servono per portare informazione ai cittadini perché i cittadini devono riappropriarsi di conoscenza, se non sanno inquinano, sono fatalisti. La conoscenza crea attivismo.". L'incontro su Ambiente, veleni, tumori nel Salento è statro realizzato con la collaborazione del Forum terzo settore e dell'amministrazione comunale. Amministrazione che ha molto a cuore il tema dell'ambiente, come precisa il primo cittdino Donato Metlallo:" Come amministrazione abbiamo iniziato proprio trattando il tema dell'ambiente. Gli interventi fatti però non sono riusciti a cambiare la situazione. C'è il problema della salute e c'è il problema dei nostri comportamenti. La responsabilità è quindi anche nostra. Solo cooperando si riescono a raggiungere risultati. Vorrei che la mia città diventasse virtuosa, un luogo dove si vive bene. Chiedo un aiuto per avviare un percorso da fare insieme". Un supporto che è arrivato a partire dal bagaglio informativon offerto da Russo attraverso la relazione prevista dalla metodologia dei cantieri, a partire dai dati sui tumori che nel distretto di Gallipoli sono decisamente preoccupanti :"Il distretto di Gallipoli di cui Racale fa parte è al quarto posto come numero di nuovi casi di tumore nella provincia di Lecce. Il tumore alla vescica da questa zona a Leuca supera di gran lunga il valore atteso. In questa zona è allarme rosso, pensate che Ugento ha l'84% in più di tumori rispetto al dato atteso. In questa zona hanno sotterrato di tutto.. Ci sarà una correlazione?". E non sono solo le discariche mettere a rischio la salute, ma ormai è accertato che l'uso dei pesticidi provoca danni enormi, malttie come Parkinson, Sla, Alzheimer, diabete, patologie cardiovascolari.. una lista lunga ma nonostante ciò la Puglia consuma 4kg e mezzo di pesticidi per ettaro, e senza controllo alcuno: " Facciamo un uso smodato di pesticidi prosegue Russo, i controlli in Puglia sono praticamente nulli rispetto a regioni come Emilia Romagna. Ed ora con la questione Xylella vogliono aggiungere insetticidi ai pesticidi. In questo modo sarà impossibile evitare gravi patologie a noi e soprattutto ai nostri figli, i più colpiti dai pesticidi infatti sono i bambini, i feti addirittura. Vogliamo e dobbiamo agire diversamente, una rivoluzione verde è possibile basta usare le tecniche dei nostri nonni. I risultati ci sono, sono sotto i nostri occhi". Operatori agricoli, cittadini, volontariato, amministrazioni possono e devono agire insieme alla ricerca di un percorso comune, di un cambio di rotta, di visione. Quel cambiamento che racconta e propone Ivano Gioffreda dell'associazione Spazi Polorari. Si definisce un chimico pentito:"Anche io ho fatto agricoltura convenzionale e mi pento dei danni fatti a me, alla mia famiglia e alla collettività. I nostri alberi muoiono perché il terreno è morto. Il Salento è diventato un campo da tennis si terra battuta. I nostri alberi non hanno la forza di reagire, si stanno ammalando anche i fichi e le viti. Fare una agricoltura sana non costa di più anzi, costa di meno e chi afferma il contrario afferma il falso. Dobbiamo informare e formare le giovani generazioni farle incontrare con i vecchi che detengono il sapere". Ecco la chiave, informare, formare le giovani generazioni, parlare della terra che muore, mai come in questo momento è necessario il contributo di tutti, mai come in questo momento le proposte devono essere messe sul piatto, mai come in questo momento è necessario il dialogo costruttivo con le amministrazioni che non devono essere lasciate sole. Il Sindaco di Racale chiede subito un confronto:" Prendo la parola sussidiarietà per proporre l'avvio di un percorso, un confronto da cui  deve partire un percorso a tappe da fare insieme, perchè come sindaco mi trovo nell'enorme difficoltà di agire in maniera diversa di fronte a un decreto ministeriale che impone delle misure precise e dure rispetto alla Xylella, ma sento l'esigenza di studiare, capire e ascoltare nuove proposte per tentare una strada diversa". Una strada che, usando le parole di Russo, porta il nome di disobbedienza:" Se un decreto è basato su teorie non scientificamente provate allora io ho tutto il diritto di disobbedire". Rivoluzione verde e disobbedienza, si parte.



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