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Centri Antiviolenza, una risorsa da difendere!

Data: 09/03/2015
Categoria: Altre News

Nonostante l'indiscussa utilità, specialmente al Sud il rischio di chiusura è concreto per questo Pangela lancia una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi

Salvare i centri antiviolenza a rischio di chiusura al Sud e fare conoscere i meccanismi della violenza maschile contro le donne. Sono questi gli obiettivi di  #maipiùinvisibile, campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi con SMS solidale - 45591 - contro la violenza domestica lanciata da Pangea, la Fondazione presente in Italia, India, Africa, Afghanistan, che si occupa di contrasto alla discriminazione rivolgendosi in particolare alle donne in quanto maggiormente soggette a violenze, sterotipi, povertà. Attraverso la raccolta fondi la fondazione intende impedire la chiusura di 5 Centri Antiviolenza del Sud Italia, un anche in Puglia, e precisamente Centro Antiviolenza Safiya Onlus di Polignano a Mare (Ba), Centro Antiviolenza W.I.IN di Curti (Ce), Associazione Telefono Donna Onlus di Potenza, Ce.D.A.V. di Messina, Prospettiva Donna di Olbia. La campagna, in corso fino al 19 marzo prevede anche un tour di eventi organizzati nella forma del Tearo Partecipativo dove attori professionisti coinvolgeranno il pubblico attraverso la messa in scena di rappresentazioni legate alle questioni di genere, che mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere e su come contrastarla trovando soluzioni per uscirne. I centri antiviolenza sono una realtà oramai consolidata del nostro Paese, sono migliaia le donne che vi si rivolgono trovando consulenza, assisetenza, rifugio. I numeri parlano chiaro del lavoro dei centri, della loro utilità ma putroppo anche del fenomeno, quello della violenza domestica che nell'ultimo anno ha visto un aumento degli allontanamenti dei partner violenti e un aumento di richieste di aiuto delle donne ai centri. In Emilia Romagna oltre 2400 donne hanno preso contatto con i servizi per la prima volta, il Veneto ha ricevuto nei propri centri antiviolenza, 1496 richieste di aiuto, numeri che aumentano anche in virtù dell'attività e dell'incremento dei servizi di ascolto. Qualità e accoglienza che danno coraggio alle donne e che proprio per questo merita il sostegno incondizionato.



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