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Madri, lavoratrici, volontarie

Data: 11/05/2015
Categoria: News CSV Salento

Sono tante le donne, madri, mogli, lavoratrici impegnate nel volontariato. Il CSV Salento le racconta

La festa della mamma come occasione per raccontare l'universo del volontariato al femminile. Un universo ricchissimo anche nel nostro Salento. Sono infatti tantissime le donne che svolgono attività di volontariato nella nostra provincia e in Italia in generale. E ci sono anche delle sorprese se sbirciamo tra i numeri dell’Istat, o delle ricerche come quella condotta dai Centri di Servizio al Volontariato pugliesi per conto della Regione Puglia sul volontariato pugliese qualche anno fa. Sebbene l’istituto di ricerca nazionale in un’ indagine sul mondo del Volontariato condotta l’anno scorso insieme a Csv Net, la rete dei centri di servizio e Fondazione volontariato e partecipazione abbia evidenziato come a livello nazionale la partecipazione maschile prevalga su quella femminile, (13,3% contro 11,9%) il dato va approfondito. Il divario è, infatti, dovuto unicamente ad una più consistente presenza di uomini nel Volontariato organizzato (8,8 per cento contro 7 per cento). Non si registrano, invece, significative differenze di genere nel tasso di Volontariato individuale. La differenza sostanziale, invece c’è nel tempo dedicato ad attività gratuite in favore degli altri. Infatti il maggior contributo orario nelle attività di aiuto non organizzate è di donne e anziani. Un dato, poi contraddice il luogo comune che siano donne che non "hanno niente da fare". La percentuale di volontari è maggiore nelle classi di età centrali della popolazione, quindi la popolazione cosiddetta attiva. E questo lo dice anche la ricerca sul volontariato pugliese curata dai Csv pugliesi: ben il 43% dei volontari pugliesi è occupato. Dei 20.000 totali in Provincia di Lecce, pensiamo che il 44% sono donne, quindi se la matematica non ci inganna si tratta di 8.800 donne. E questo solo qualche anno fa. Oggi sono molte di più, se consideriamo il trend di crescita in tutto il Terzo Settore. Per quanto riguarda le tipologie di volontari, l’Istat ne ha descritte sei. Il gruppo più consistente (32%) è rappresentato dai cosiddetti “volontari per credo religioso”: si tratta in maggioranza di donne casalinghe che si impegnano facendo le catechiste, le insegnanti o nella gestione delle associazioni (segreteria) e nei servizi (raccolta fondi, addetti mense, pulizie, etc.). Un esempio di questa tipologia di volontariato ce lo offre il Gruppo di volontariato Vincenziano, un volontariato di matrice religiosa: "Il mio amore per il volontariato e per i poveri è iniziato da bambina, spiega Anna Maria Fedele presidente regionale del Gruppo volontariato Vincenziano. Sicuramente il mio volontariato nasce dalla fede religiosa. Nella nostra associazione al 2015 su 1.200 iscritti solo 30 sono uomini. Finora il nostro volontariato era tipicamente femminile, perchè San Vincenzò creò prima le volontarie, le dame della carità, poi creò i missionari". Oltre al volontariato di matrice religiosa, le donne si impegnano per esempio in attività rivolte alle donne, si pensi ai centri antiviolenza o alle associazioni che si occupano di tematiche relative alla salute al femminile, come l'associazione Andos che si rivolge alle donne operate al seno: "La nostra attività, spiega la presidente Adriana De Giorgi, consiste di essere al fianco e accompagnare le donne che stanno vivendo il dramma del cancro al seno. La maggior parte delle donne di Andos hanno avuto un percorso di tumore al seno, la loro testimonianza è preziosa per le donne che stanno vivendo questo problema. Ci occupiamo anche di prevenzione, fondamentale per la salute delle donne". Il volontariato "rosa" occupa anche amibti come la cultura o l'educazione dei più giovani. Ci sono associazioni che favoriscono la valorizzazione della cultura e della professionalità della donna, la sua riqualificazione nell'ambito del lavoro e della società con lo scopo di realizzare l'effettiva parità e il superamento delle disuguaglianze tra i sessi. Anche il CSV Salento ha voluto rafforzare l'importanza, al suo interno, dell'apporto femminile e lo ha fatto modificano il regolamento scegliendo di prevedere la totale parità fra uomini e donne nella compagine degli amministratori. Questo ha portato ad avere nel CdA due nuove consigliere Fabiola Spada di Avo Galatina e Loreta Ragone di CulturAmbiente. Un Csv a tinte più rosa per valorizzare il femminile, è quello che si aspetta Loreta Ragone: "Mi aspetto una visione al femminile, che può corrispondere a una visione più completa, che si apre a più opportunità all'interno del CSV Salento. E' una bella opportunità e una sfida visto che in Italia abbiamo ancora una presenza al femminile in percentuale inferiore nei ruoli dirigenziali". Il valore aggiunto femminile lo fa sentire anche Fabiola Spada che si occupa di povertà che spera di offrire il suo contributo all'interndo del CSV in favore dei poveri: "Spero di aprire la strada, dare ancora più voce alle associazioni che si occupano di povertà. Di fare sempre di più, insieme".



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