La frontiera

Data: 26/10/2015
Categoria: Un libro a settimana

Nato a Taranto, Alessandro Leogrande giornalista e vicedirettore del mensile Lo straniero, è impegnato sui temi sociali sin dai suoi esordi, come dimostrano opere come Nel paese dei vicerè. L’Italia tra pace e guerra o Fumo sulla città. La frontiera, in uscita a novembre 2015 sposta l’attenzione sulla linea di confine che, sebbene invisibile, esiste fra nord del mondo, industrializzato, liberale e democratico e sud, un sud attanagliato dalle guerre, dalla povertà e dai sistemi dittatoriali.

La frontiera fra questi due universi che corrono su binari paralleli è una frontiera dai confini labili ed indefiniti: è una frontiera all’interno della quale si consumano “migrazioni e respingimenti”, là dove si lotta costantemente fra la vita e la morte. Leogrande spinge i lettori a bordo delle imbarcazioni condotte dai baby scafisti e sulle rive del Mediterraneo dove possono essere incontrati gli sguardi dei sopravvissuti. Storie di eritrei, storie che provengono dal confine greco, da Patrasso, come da Alba Dorata. Ma gli guardi e le voci dei protagonisti raccontano anche della quotidianità che si vive nel cuore dei Balcani, nella terra brulla ed ormai esplosa della Libia, o in quella minata da violenza e soprusi del Cile.

Conoscenza e consapevolezza: è questo a cui punta Leogrande. Svegliare le coscienze dall’indifferenza, spronarle a chiedersi come può l’uomo lasciare che tanta bruttura, tanto caos continui ad accadere. Tante storie quelle proposte nel La frontiera, tutte diverse ma che sembrano accavallarsi in un’unica voce, in un unico spazio, quello appunto di un confine invisibile ma popolato da anime che intendono tornare a vivere.