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Non la picchiare così. Sola contro la mafia

Data: 23/11/2015
Categoria: Un libro a settimana

Non la picchiare così, è l'autore, Francesco Minervini, a chiederlo all'aguzzino di Maria, una ragazza innamorata come tante, la cui vita da donna del boss è segnata da una violenza di genere animalesca e brutale

Una testimone, questo è Maria. Ad essere testimone è soprattutto la sua vita ed il suo corpo: testimone di violenze, botte, soprusi ed abusi. Non la picchiare così, di Francesco Minervini, però non è solo un libro che parla della violenza di genere subita da tante donne in silenzio, non racconta solo dei soprusi cui le donne sono costrette a causa di un sistema, definito da Nichi Vendola nella prefazione, di "subordinazione del corpo delle donne al genere maschile": Maria, il cui nome è ovviamente fittizio, non è solo una donna adescata, stuprata, picchiata e svuotata di qualsivoglia soggettività, perché Maria non ha a che fare solo con la violenza.

La violenza che subisce è perpetrata da mafiosi, narcotrafficanti, usurai, rapinatori, perché il suo uomo è un boss, un boss della mafia foggiana. Come tutte le donne che subiscono violenze Maria si sente colpevole, fino a cadere nel vortice dell'abitudine e dell'assuefazione, pensando che l'orrore subìto quasi dovesse far naturalmente parte della vita: una coscienza messa a tacere a lungo, fino a quando, rimasta incinta non decide di dire basta.

Fugge chiedendo giustizia per la sua vita violentata, ma quella denuncia diventa testimonianza di fatti e volti utili per far giustizia non solo a lei, ma ad un'intera comunità.

Nella sua vita ritrovata, che resta sotto protezione ma che è ormai libera dalla violenza, Maria legge i libri di Francesco Minervini che avevano come protagonisti Gaetano Marchitelli, ne Sono solo pupazzi. Un giorno con Gaetano Marchitelli, e Michele Fazio ne Il grido e l’impegno. La storia spezzata di Michele Fazio, due ragazzi uccisi dalla mafia. La donna ha quindi deciso di contattare quest'autore di verità affinché il mondo conoscesse la sua storia ed il suo percorso di coraggio, per dimostrare come la forza libera, non solo dalle catene della violenza ma anche da quelle della mafia.



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