Il Dopo di Noi è legge
Categoria: Altre News
Approvata a larga maggioranza la legge sostiene e promuove la necessità per i disabili di vivere a casa e non in strutture. Una svolta verso i percorsi di vita indipendente.
Cosa accadrà a mio figlio, disabile grave, quando io non ci sarò più? Potrà scegliere liberamente se proseguire la sua esistenza nel calore della casa o il suo percorso sarà deciso da atlri? Sarà un cittadino come tutti e quindi potrà progettare la sua vita o, ancora una volta sarà diverso da tutti? La legge sul Dopo di Noi appena approvata alla Camera accoglie e risponde alle preoccupazioni dei famigliari e delle persone disabili attraverso un provvedimento che mette al centro le persone e il loro desiderio di percorsi di vita indipendente. E proprio per andare verso l'autodeterminazione delle persone con disablità, il provvedimento punta all'attivazione delle risorse personali e dei famigliari nella costruzione dei progetti di vita, individuando strumenti atti a sostenerli. La legge prevede la possibilità di defiscalizzare i risparmi attraverso strumenti assicurativi volti a sostenere i progetti di vita dei figli disabili. Viene inoltre introdotto il Trust e il vincolo di destinazione dei beni patrimoniali immobili o mobili iscritti a pubblico registro, i cui affidatari possono essere anche ONLUS, un ulteriore importante sostegno, alle famiglie che possono in questo modo disporre con maggiore sicurezza gli affidamenti dei loro beni. La legge prevede prestazioni da garantire in tutto il territorio nazionale, istituendo il Fondo di assistenza ripartito fra regioni, con una dotazione di 184,4 milioni di euro in tre anni (90 milioni per il 2016, 38,3 milioni per 2017, 56,1 milioni a partire dal 2018). Saranno le regioni a definire i criteri per l'erogazione dei finanziamenti e la verifica delle attività svolte. Nel percorso di costruizione della Legge è stata fondamentale la ricerca, la conoscenza e il dialogo con le diverse realtà italiane che già operano sul tema Dopo di Noi. Lo stesso dialogo si renderà ancor più necessario per la costruzione del percorso attuativo della legge, percorso che non potrà non tenere conto di quanto già esiste ad opera di enti pubblici, terzo settore e famigliari.
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