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La paura delle spese impreviste

Data: 15/06/2016
Categoria: Altre News

Fresco di stampa il rapporto Isfol fa emergere la difficoltà degli italiani ad affrontre spese impreviste, lo stato di salute non soddisfacente e la bassa qualità dei servizi.

Una fotografia non certo a colori, quella che emerge dalla quinta edizione del Rapporto di monitoraggio del mercato del lavoro realizzato da Isfol e curato da Tiziana Canal. Uno studio ricco che raccoglie numerosi contributi di esperti Isfol e Istat impegnati sui temi del lavoro, formazione professionale e iclusione sociale. Il volume pone attenzione al tema delle riforme del lavoro, il jobs act in particolare, alle dinamiche occupazionali ai tempi della crisi, soffermandosi sui temi connessi alla famiglia, giovani e innovazione, con un focus particolare sul tema delle povertà, su come la crisi economica ha modificato i profili del disagio economico e sociale. Dall'indagine Plus 2014 emerge che il 27% degli italiani sostiene di non essere in grado di affrontare una spesa imprevista di 300 euro, percentuale che scende al 18% nel caso di persone non economicamente fragili. Dai dati emerge che le persone economicamente fragili mostrano altre fragilità come un titolo di studio più basso (licenza elementre/media) in oltre il 50% dei casi, uno stato di salute non soddisfacente, minore soddisfazione nei confronti della propria vita in generle, bassa qualità dei servizi presenti nel territorio di appartenenza. Dallo studio emerge quanto la condizione economica possa incidere sullo stato di salute (almeno dal punto di vista dei controlli), tra le persone economicamente fragili infatti il 45% dichiara di aver dovuto posticipare cure mediche nell'anno in corso a causa di problemi economici. Da rilevare inoltre che il 56% degli economicamente fragili dichiara che nel nucleo familiare di appartenenza è presente una persona con reddito da lavoro o da pensione e ben il 30% dichiara due redditi, ciò a significare che l'impossiblilità di affrontare una spesa imprevista prescinda dalla presenza  di uno o più redditi. Per consultare il rapporto Isfol clicca qui



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