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Non un altro bambino

Data: 16/06/2016
Categoria: Altre News

Campagna choc dei Genitori tarantini sull’incremento dei tumori infantili

Via del Porto mercantile, alla fine della discesa che dai Tamburi, noto quartiere di Taranto, porta verso il centro della città. Sul muro campeggia, inquietante e terribilmente vero il manifesto 6x3 fatto affiggere dai Genitori tarantini. Sullo sfondo ci sono le ciminiere e i fumi dell'Ilva, in primo piano un papà che stringe la mano al figlio, accanto i dati inquietanti sulla mortalità infantile a Taranto secondo il rapporto Sentieri e in basso la scritta: "non un altro bambino". I dati dello studio (21 % di tumori infantili in più della media regionale, +54% incidenza tumori tra 0 e 14 anni, +20 % eccesso mortalità nel primo anno di vita, malattie iniziate in gravidanza +45%) fanno riferimento a periodi antecedenti ai dieci decreti legge sull'Ilva. Provvedimenti che, secondo i Genitori tarantini, hanno "contribuito e contribuiranno per molti decenni ancora ad aumentare le già insopportabili percentuali che pesano su Taranto e sui suoi cittadini". Nelle scorse settimane fu realizzato un altro manifesto, affisso a Taranto, Bari e Genova, con la foto dei fumi notturni dell'Ilva e la scritta: "I bambini di Taranto vogliono vivere".



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