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Emporio solidale, serve l'aiuto di tutti

Data: 14/12/2016
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

L'Emporio Solidale di Lecce ha bisogno dell'aiuto di tutti. Le difficoltà a cui far fronte sono complesse: a fronte dell'aumento della povertà, diminuiscono le derrate alimentari e i fondi necessari a sostenere le spese di gestione

L'Emporio Solidale di Lecce è in crisi. Ad annunciarlo qualche giorno fa, Daniele Ferrocino presidente della Comunità Emmanuel e Salvatore Esposito, coordinatore delle tante attività legate alla raccolta alimentare. Il problema non è la solidarietà: le donazioni di alimenti arrivano, i leccesi sono generosi e riempiono i carrelli in occasione delle giornate dedicate alla donazione. Ma non basta la solidarità e la generosità della gente. Non basta per due motivi almeno: il primo è legato all'aumento delle persone in difficoltà, gli ultimi dati istat lo confermano; le persone a rischio di povertà o esclusione sociale sono aumentate, nel mezzogiorno, passando dal 45,6% al 46,4%. A fronte di questo aumento servono derrate alimentari adeguate. Cibo che si potrebbe reperire con più facilità se le aziende per esempio, conoscessero a attuassero per intero la legge sugli sprechi alimentari approvata pochi mesi fa. Il secondo motivo del rischio chiusura è legato ai costi di gestione della struttura: l'Emporio, ha spiegato Ferrocino, ha gli obblighi di un qualsiasi supermercato, dall'assicurazione del personale alle spese di trasporto, passando per le utenze. I primi sei mesi del 2016 hanno visto una perdita di circa 60mila euro, per questo serve aiuto.

E' impensabile anche solo dover pensare alla chiusura di questa realtà, necessaria, sia per la somministrazione degli alimenti, sia per il progetto complessivo che consiste nel creare un legame con le persone in difficoltà, una relazione di conoscenza reciproca e, di conseguenza, una presa in carico del disagio più completa e complessa a dispetto della mera e fredda erogazione di alimenti. Per non parlare delle prospettive future, per nulla rosee in tema di povertà: dal 2012 ad oggi l'emporio ha sostenuto più di 4mila famiglie. Quest'anno fino al 30 settembre sono stati 830 i nuclei familiari costretti alla spesa solidale, al 31 dicembre saranno circa 1.300. Se non basta il cibo a fermare la povertà, esso è alla base della dignità umana, il minimo sindacale. Che fare allora? L'Emporio lancia un apello: tutti e tutte possiamo sostenere questa importante realtà, ciascuno con le proprie possibilità, le modalità per sostenere l'Emporio sono a portata di click: www.emporiosolidalelecce.it




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