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Lo straniero e noi, la via dell'incontro

Data: 20/07/2017
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Dedicato al tema “lo Straniero” il primo dialogo del ciclo Aperitivi Culturali, progetto finanziato dal Ministero della Gioventù. A Corigliano d'Otranto

E’ stato dedicato al tema “lo Straniero” il primo dialogo del ciclo Aperitivi Culturali–Corigliano d’Otranto Città del Sapere e delle Scienze, progetto finanziato dal Ministero della Gioventù, che la magica cornice della caffetteria del Castello ha ospitato il 15 luglio alle ore 20.30; incontri che si ripeteranno per diversi sabati, tutti su temi Chiave della cultura e della conoscenza. I dialoghi, realizzati con la collaborazione di uno staff di quasi 20 giovani, sono destinati a tutti. Sono ispirati all’opera del filosofo Tommaso Campanella la “Città del Sole”, luogo dove non esistono servi e padroni. Sono organizzati dall’associazione culturale Socrate in collaborazione con il CSV Salento, ISBEM – Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo -, il Comune di Corigliano D’Otranto, Espéro - Servizi formativi avanzati -.
Il primo dialogo ha avuto per titolo "Lo Straniero", tema ostico in un tempo, il nostro, difficile per l’accoglienza, la razionalità politica, la ragionevolezza; tempo in cui sembra che sia impossibile regolarizzare lo Ius Soli, perché nell'anima perversa dei politicanti viene confuso - volutamente - con le Migrazioni di massa dei nostri giorni. A istruire il confronto Ada Manfreda, ricercatrice sociale presso Espéro; Luigi Russo, giornalista e presidente del Centro Servizi Volontariato Salento; Salvatore Colazzo, professore di Pedagogia Sperimentale dell’Università del Salento. Presente anche la sindaca di Corigliano Dina Manti e Prisco Piscitelli dell'associazione Socrate.
Luigi Russo ha introdotto la serata ribadendo la necessità di liberarci tutti oggi - intellettuali e cittadini - dai pregiudizi, che sono alimentati da un sistema che confonde la vera cultura con la ricerca del consenso, un sistema che purtroppo ignora le persone, le vite, le fatiche, il dolore e alimenta mostri. Mostri soprattutto di emergenza, amplificati dalle paure. Mostri che consentono però – e questo è il dato più pericoloso - la sospensione del diritto e soprattutto cancellano la responsabilità di governare i processi con giustizia ed equità. Salvatore Colazzo ha detto che quello dello straniero è certamente un tema perturbante, perché costringe a fare i conti con le differenze. E però dobbiamo risolvere un conflitto storico: tra la ricercata globalizzazione e quindi abbattimento dei muri economici; e la chiusura dei nostri confini a causa delle paure. Questo paradosso, se non viene risolto, ci impedirà di vivere. L'unica possibilità che abbiamo, soprattutto attraverso la cultura, è quella di allargare lo sguardo. Altrimenti la prossima vittima di questo assalto sarà la mente umana. Come avviene di solito nei regimi. Di manipolazione del pensiero, attraverso i media, sul tema dello straniero ha parlato Ada Manfreda: fanno scomparire i nomi e i volti delle persone; usano solo categorie per alimentare paure e vendere illusioni di sicurezza, illusioni come catalizzatore di consenso politico. Per Manfreda il tema immigrazione è una vera arma di distrazione di massa. Anche la politica ha dimenticato la sua capacità di governare i processi, e questo accade perché è eterodiretta, un po' come la scienza.
Ampio il confronto tra i partecipanti al caffè filosofico e delle scienze di Corigliano. Tutti hanno capito che in questa fase storica, se non ritorneremo a coniugare nella quotidianità le parole come "straniero", "differenza", "volto", "utopia", "interiorità" (quelle che saranno le parole dei prossimi appuntamenti a Corigliano) potremmo registrare un fenomeno graduale che si può chiamare fine della storia. Solo il dialogo, il confronto ci salverà.

Gemma Russo

 

Qui il video pubblicato da "3webtv": https://www.facebook.com/3webtv/videos/306377933105967/



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