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Nasce il fronte "Giù le mani dal Salento"

Data: 04/09/2017
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Il Salento un osso da spolpare? E' arrivato il momento di fare un fronte compatto tra volontari e istituzioni locali per bloccare lo scempio

Non bastavano le discariche e i rifiuti tossici nel suolo mai bonificato; non bastavano gli effetti dell'Ilva e di Cerano; non bastava il progetto TAP a rischio sicurezza per la popolazione di San Foca, Melendugno, Castrì, Calimera, Vernole e a rischio sfregio per il paesaggio terrestre e per la flora e fauna marina; non bastavano le sperimentazioni chimiche nelle campagne per le multinazionali; non bastava il CoDiRO che ha distrutto gli ulivi salentini, volutamente mai bloccato dal 2004 per effettuare equivoche sperimentazioni, ma fatto esplodere nell'opinione pubblica intorno al 2013 con la ciliegina della xylella per attrarre finanziamenti e consentire cambi di produzione olivicola; non bastavano i danni alla falda e al suolo e alle acque dell'acquedotto provocate dall'inquinamento del Pertusillo; non bastavano gli incrementi dei tumori e delle malattie collegate con l'inquinamento, e la sanità che oggi rischia il tracollo per l'aumento dei costi oncologici. Adesso diventa concreto l'attacco anche al nostro mare e alla flora e alla fauna marina, quindi attacco al turismo e alla pesca. Il piano è chiaro. Altroché Salento ponte sul Mediterraneo. Altroché Carta di Leuca e corridoi umanitari. Qui c'è solo un osso da spolpare. E la Cittadiananza attiva salentina lo ha capito. E allora è arrivato forse il momento di costituiire un fronte unico, volontari e istitutzioni locali, che si deve inevitabilmente chiamare "Giù le mani dal Salento".  (Luigi Russo)



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