Da quest’anno obbligo di bilancio per tutti gli Enti non profit
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Lo stabilisce il Codice del Terzo Settore: per quelli con entrate superiori a 220mila euro l’obbligo è per il bilancio di esercizio, per quelli al di sotto di questa soglia basta il rendiconto di cassa
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Va concretizzandosi, via via, quanto previsto dal Codice del Terzo settore, il Decreto legislativo 117/2017 pubblicato lo scorso 3 agosto, che riorganizza tutta la normativa inerente il settore non profit italiano. In particolare, a partire dai conti relativi al 2017, gli Enti del Terzo settore sono chiamati a redigere un apposito prospetto, in base a regole differenziate a seconda delle dimensioni, al fine di descrivere la propria situazione contabile.
Finora, a parte per le Onlus, non vi erano particolari obblighi contabili per le organizzazioni del privato sociale. Ora la situazione cambia, come chiarisce l’articolo 13 del Codice del Terzo settore: le compagini più grandi, con entrate superiori a 220mila euro all’anno (circa 26mila in Italia), devono redigere un bilancio di esercizio vero e proprio, composto da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa e, in aggiunta, anche il bilancio sociale e di missione.
Per gli enti con entrate inferiori a questa soglia, una vasta galassia di enti sparsi su tutto il territorio nazionale, scatta l'obbligo di redigere il rendiconto per cassa, con riferimento solo alle entrate e uscite di cassa.
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