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Il cantiere della riforma: a che punto sono gli atti per farla funzionare

Data: 19/02/2018
Categoria: News dal Csvnet

CSVnet dedica uno spazio sul proprio sito alla riforma del Terzo Settore offrendo la possibilità di seguirne l’intero percorso di attuazione attraverso un’infografica riassuntiva e una tabella che riporta tutti gli atti

La legge delega di riforma del Terzo settore (n. 106 del 6 giugno 2016) prevedeva l’emanazione di sette decreti entro il 2017. Il primo di essi – un decreto legislativo per la modifica della parte del Codice civile riguardante le organizzazioni senza scopo di lucro – non uscirà mai per decisione del governo. Un altro decreto, ministeriale, su “vigilanza, monitoraggio e controllo” degli Enti di Terzo settore era previsto entro i primi di ottobre, ma non è ancora uscito. Molto più conosciuti sono invece i cinque decreti pubblicati tra marzo e settembre 2017 (i primi quattro legislativi, il quinto del presidente della Repubblica). Si tratta, in ordine di tempo, dei decreti su: Servizio civile universale, Cinque per mille, Impresa sociale, Codice del Terzo settore e statuto della Fondazione Italia sociale.

Ma per rendere la riforma del Terzo settore davvero funzionante in ogni sua parte ci sarà bisogno di qualche decina di atti normativi che richiederanno, sulla carta, tutto il 2018. Un vero “cantiere della riforma”, che questo articolo seguirà passo passo aggiornandovi sinteticamente sugli atti approvati.

Chi volesse poi avere un quadro più completo potrà consultare questa tabellarealizzata dal Forum terzo settore, in collaborazione con CSVnet, dove sono riportati i riferimenti di tutti gli atti, quelli in itinere, gli organi a cui competono e le scadenze, insieme all’elenco dei provvedimenti che si renderanno via via necessari per chiarire e “preparare” gli atti veri e propri.

Fonte: www.csvnet.it



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