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Giovani autistici: impiegati modello

Data: 22/05/2018
Categoria: Altre News

Sempre più il mondo del lavoro e progetti ad hoc valorizzano le peculiarità dei ragazzi affetti da sindrome di Asperger e disturbi dello spettro autistico: memoria e attenzione al dettaglio

Questa volta l’esempio  nasce da un progetto della Cattolica e da Unica-Mente Cooperativa Sociale. Scansionare, registrare e riordinare, perché siano poi digitalizzati, libri e testi antichi che andrebbero altrimenti perduti. Un’attività che potrebbe sembrare monotona, ma che all’università Cattolica di Milano si è trasformata in un’occasione di inserimento lavorativo e socialità per quattro ragazzi affetti da sindrome di Asperger e disturbi dello spettro autistico. Il primo esempio in Italia, regolarmente pagato. Dopo aver frequentato un corso di formazione e avuto a che fare per un anno e mezzo con gli Archivi del Comune di Milano, da tre anni Alessandro, Federico, Giorgio e Riccardo si ritrovano ogni mattina in una delle sale della Biblioteca dell’Ateneo di largo Gemelli. Questo progetto ad hoc pensato evidenzia come alcuni caratteri  delle persone con sindrome di Asperger possano trovare piena valorizzazione nel mondo del lavoro e nella società. Memoria, attenzione ai dettagli e predisposizione a svolgere compiti che vanno ripetuti nel tempo, diventano  qualità importanti per le aziende, che sempre di più dovrebbero guardare loro come risorse.

Il programma risulta particolarmente prezioso, perché abbina l’obiettivo dell’impiego professionale a quello del raggiungimento di una maggiore autonomia dei ragazzi. Con l’assistenza di un educatore, dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì, con il mercoledì libero e venti minuti di pausa a metà mattina, «ci occupiamo prima della registrazione dei testi, prendendo nota del numero di pagine e del titolo e assegnando a ognuno un codice”, raccontano orgogliosi i giovani, mentre mostrano dal vivo il procedimento. Partiti da alcuni opuscoli, l’anno scorso hanno portato a termine la scansione di tutti i numeri della rivista Vita e Pensiero, creata nel dicembre 1914 da padre Agostino Gemelli come luogo di confronto per la cultura del Paese, e ora disponibile sul portale dell’omonima casa editrice.

I tre ragazzi raccontano con orgoglio il lavoro svolto , le difficoltà connesse allo stato in cui arrivano i libri o alle difficoltà legate al lungo lavoro allo scanner. Il risultato ottenuto in questi anni , però , è stata la loro maggiore vittoria: autonomia , socializzazione con il personale della biblioteca, gestione dello stress del cambiamento (come lo spostamento negli uffici o un semplice cambio di turno). I promotori «Vita e Pensiero», la casa editrice dell’università Cattolica del S. Cuore, pubblica libri e ebook: www.vitaepensiero.it.

Il progetto è portato avanti dalla Cattolica e da Unica-Mente Cooperativa Sociale Onlus.

Del resto già da tempo, il mondo del lavoro si era accorto di queste potenzialità a cui l’Economist aveva dedicato un articolo nel lontano 2012 , senza parlare dei nomi di grosse aziende ( ad es. ENI, L’Oreal, Microsoft), che hanno inserito nel loro organico ragazzi con sindrome di  Asperger.(MMB)

 

 Fonte: Buone notizie-Silvia Morosi – Business people



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