17 settembre 2010 - Proiezione del documentario La Svolta di Valentina d'Amico



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A Maglie la proiezione del documentario di Valentina d'Amico. Iniziativa promossa da Biblioteca di Sarajevo, Rete delle donne, Luce e Sorrisi tra gli eventi in preparazione del Forum del volontariato


L'Ilva raccontata dal punto di vista delle donne. E' quello che offre "La Svolta. Donne contro l'llva", documentario scritto e diretto da Valentina d'Amico prodotto dalla Filmare srl di Foggia e realizzato con il contributo dell’Apulia Film Commission. Attraverso le storie umane di sei donne il documentario fotografa la vita nella più grande acciaieria d’Europa che vanta il primato nazionale dei morti sul lavoro e dell’inquinamento ambientale.Presentato alla 67° Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, il film torna in Puglia e sarà proiettato venerdì 17 settembre a Maglie alle ore 18.30 presso la Sala della Libreria Universal, in via Ospedale 24. La serata,promossa da Arci Maglie - "Biblioteca di Sarajevo", Rete delle donne e Associazione Luce e Sorrisi, rientra nel calendario degli eventi di preparazione al Forum del volontariato del 9 ottobre prossimo, eventi organizzati sul territorio provinciale durante tutto il mese di settembre dal Centro servizi volontariato Salento in collaborazione con le odv.

Le storie di Francesca e Patrizia, mogli di operai morti all’Ilva, di Vita, mamma di un giovane operaio ammazzato da una gru nello stabilimento, di Margherita, ex dipendente mobbizzata e licenziata, di Anna, finita sulla sedia a rotelle, e Caterina, mamma di un bambino autistico, fanno luce sulle condizioni di lavoro degli operai, raccontate da dipendenti ed ex dipendenti. Il documentario è il frutto del lavoro di professionisti per la maggior parte presiccesi. Anche le comparse sono state in gran parte reclutate a Presicce dove è stata girata una parte, significativa, del film. Quella in cui si racconta di una vicenda drammatica accaduta nell’Ilva di Taranto: la vicenda della famigerata Palazzina Laf. Un reparto punitivo dove Emilio Riva confinò ben 70 persone, 70 impiegati che rifiutarono di sottostare a ricatti e soprusi. L’obiettivo era sfiancare la loro resistenza e indurli a licenziarsi. "Ho scritto la sceneggiatura del documentario mossa da un sentimento di indignazione verso quello che è il condensato del cinismo imprenditoriale che dilaga nella odierna società – afferma D'Amico -. Quello che considera gli operai come uno strumento utile ad accrescere il proprio profitto, la dignità umana calpestata, l’ambiente mortificato in nome del dio denaro, del benessere di pochi contro lo sfruttamento del resto dell’umanità. Tutto sotteso, condensato in una unica sigla: Ilva".

Per informazioni:
329.7152379, lasvolta.donnecontrolilva@yahoo.it
http://lasvoltadonnecontroilva.wordpress.com/




Articolo tratto da: Biblioteca di Sarajevo - http://www.csvsalento.it/bibliotecadisarajevo/
URL di riferimento: http://www.csvsalento.it/bibliotecadisarajevo/index.php?mod=read&id=1284573090