Contro il razzismo anche a Maglie


Sono sempre più frequenti le notizie di cronaca che ci giungono dai giornali nazionali riguardo a casi di razzismo, di omofobia e di discriminazione di genere anche sui posti di lavoro.

Il razzismo si esprime in tante forme. Ha inizio con l’insulto per l’altro per il colore della pelle, per la provenienza geografica, per l’età, per l’orientamento sessuale e via dicendo. Chiunque è diverso da un altro ed è questa la ricchezza dell’umanità.

Anche Maglie è stata testimone di un episodio inquietante di razzismo nei confronti di una ragazza, diversa solo per il colore della pelle. Ci dobbiamo interrogare perché quel gruppo di adolescenti, probabilmente suoi coetanei, siano arrivati a ritenere legittimo un comportamento di questo tipo.

Le risposte dobbiamo cercarle nella politica per capire quali misure legislative concepisce per orientare la popolazione al rispetto fra i cittadini; dobbiamo cercarle nei mezzi di comunicazione di massa per capire quale tipo di informazione produce per informare sul valore della differenza; dobbiamo cercarle nella scuola per capire come educa i giovani alla solidarietà fra le persone; dobbiamo infine cercarle nelle famiglie per capire quali comportamenti sono accettati e condivisi. C’è in Italia il rischio che episodi di questo tipo si diffondano anche in luoghi come Maglie tradizionalmente civili e tolleranti. Per impedirne il contagio dobbiamo tutti essere in allerta.

L'Associazione Arci Maglie-Biblioteca di Sarajevo, nell'esprimere solidarietà alla dodicenne e alla sua famiglia vittime di tali insulti, invita tutte le Istituzioni, le associazioni e i partiti ad essere più vigili e severi contro episodi inqualificabili come quello riportato.




Maglie, 26 maggio 2011


presidente@bibliotecadisarajevo.it



Articolo tratto da: Biblioteca di Sarajevo - http://www.csvsalento.it/bibliotecadisarajevo/
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