27 gennaio 2012 Muro Leccese: GIORNATA DELLA MEMORIA



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Il 27 gennaio alle ore 18.30, nella sala del Palazzo del Principe a Muro Leccese, in Piazza del Popolo, i circoli Arci “LIBERI CANTIERI” di Muro Leccese, “TERZO BINARIO” di Poggiardo, “BIBLIOTECA DI SARAJEVO” di Maglie e l’Ass. “MILLEPIEDI” di Giuggianello, organizzano, in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA, un piccolo viaggio contro l’intolleranza e la discriminazione, attraverso visioni, letture e i suoni curati da “ALS Project”.

Il 27 gennaio è il giorno in cui si ricorda l’Olocausto, cioè il genocidio compiuto dal Terzo Reich e dai suoi alleati ai danni di quelle persone, gruppi etnici e religiosi ritenuti “indesiderabili”: ebrei, omosessuali, oppositori politici, Rom, Sinti, zingari, Testimoni di Geova, malati di mente, portatori di handicap, prigionieri di guerra.

Il genocidio è un crimine contro l’umanità, compiuto “con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”. Il XX secolo è stato definito il secolo dei genocidi. Un secolo in cui la violenza, lo sterminio di massa e la guerra raggiungono livelli senza precedenti. Solo in Europa, oltre all’Olocausto, ricordiamo: il genocidio armeno da parte dei Giovani Turchi; i massacri compiuti dal regime comunista sovietico; il massacro di Timisoara, in Romania, da parte di Nicolae Ceausescu; la pulizia etnica da parte dei serbi nei confronti dei musulmani bosniaci.

Ognuna di queste “catastrofi umane” ha delle caratteristiche proprie, ma tutte sono legate dalla trama rivoltante della discriminazione, dell’intolleranza, della convinzione preconcetta che l’altro sia diverso, inferiore, pericoloso e, per questo, da eliminare. I genocidi non sono altro che casi estremi di intolleranza e discriminazione. Due parole che ritroviamo ogni giorno nei comportamenti quotidiani, nelle pagine dei giornali, nelle dichiarazioni di esponenti politici, rappresentanti di associazioni e istituzioni. Sono queste pieghe scure della vita di tutti i giorni che devono essere portate alla luce attraverso la denuncia. Perché la memoria da sola non basta. Perché la memoria da sola è un mucchio di polvere portata via dal vento della storia.



Articolo tratto da: Biblioteca di Sarajevo - http://www.csvsalento.it/bibliotecadisarajevo/
URL di riferimento: http://www.csvsalento.it/bibliotecadisarajevo/index.php?mod=read&id=1327428920