6-6-2018: Non uccidere il coraggio



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MERCOLEDì 6 GIUGNO 2018 ORE 19
PRESSO IL CIRCOLO ALETEIA di CORGLIANO D' OTRANTO
L’ASSOCIAZIONE ARCI-BIBLIOTECA DI SARAJEVO ED IL CIRCOLO "ALETEIA" PRESENTANO IL ROMANZO
"NON UCCIDERE IL CORAGGIO"
di Antonia OCCHILUPO

Dialogano con l'Autrice: Maria Antonietta Sfiligoi per Circolo Aleteia, e Anna Maria Mangia per Arci-Biblioteca di Sarajevo.
Alcuni brani del libro saranno letti da Daniela Tamborino ed accompagnati dagli interventi musicali di Claudia Giannotta, Rocco Giangreco, Luigi Panico, e Antonio Corsano

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Proseguendo nel percorso "Autori.territorio", la Associazione ARCI-Biblioteca di Sarajevo di Maglie insieme al Circolo Aleteia di Corigliano d' Otranto incontra un’autrice salentina ormai al suo terzo romanzo : Antonia Occhilupo.
Nata ad Acquarica del Capo nel 1955, medico chirurgo, psichiatra e psicologa. la Occhilupo, dopo aver studiato e vissuto a Padova e Firenze,vive da molti anni a Lecce , dove ha svolto l’attività di psichiatra presso il Centro di Salute Mentale e di Consulente Tecnico d’Ufficio presso il Tribunale di Lecce.
"Non Uccidere il coraggio" è prima di tutto un viaggio nella memoria del Salento dagli anni 50 fino ad oggi; è un caleidoscopio di ricordi e aneddoti essenziali nel dipanarsi dell’intreccio narrativo, costruito su flashback che rievocano l’autenticità della vita contadina di un tempo e i momenti storici che hanno cambiato il modus vivendi del profondo Sud.
Ma il libro è anche un inno alla vita e alla forza femminile.
La protagonista, Nella, è al centro di una famiglia in gran parte composta da donne; trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Ruggiano, una piccola frazione di Salve, nel Salento.
Il suo percorso esistenziale è segnato find a giovanissima dalla malattia, ma anche dal coraggio-mai sopito o "ucciso" - con cui Nella la affronta e la supera, facendo in modo da non precludersi niente, neppure la maternità che le sarebbe invece negata dalle conseguenze delle cure subite.
Il motto "Scegli la vita sempre” di sua nonna, e quel “Fatti coraggio” che le ripeteva la madre, la sostengono nelle situazioni più dure e le permettono di creare e donare la vita anche nei momenti più bui.
Un libro che ci porta ad attingere alle forti radici di una sapienza contadina ancora vicina e vitale , e ad interrogarci sul senso profondo di quei valori nella società e nella civiltà di oggi.



Articolo tratto da: Biblioteca di Sarajevo - http://www.csvsalento.it/bibliotecadisarajevo/
URL di riferimento: http://www.csvsalento.it/bibliotecadisarajevo/index.php?mod=read&id=1529417606