VI Conferenza nazionale del Volontariato
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Si svolgerà a L'Aquila dal 5 al 7 ottobre. Nel frattempo assemblee di preparazione a Roma, Milano, Napoli

Si svolgerà a L'Aquila, dal 5 al 7 ottobre 2012, la VI Conferenza Nazionale del Volontariato. L'appuntamento inviterà tutto il mondo del volontariato e i soggetti istituzionali interessati ad un momento ampio di confronto e dibattito per riflettere sul ruolo che assume oggi il volontariato e su come possa rappresentare una valida risposta per uscire dalla crisi che coinvolge il nostro Paese, dando il proprio responsabile contributo per un radicale e costruttivo cambiamento. Per favorire una Conferenza che rispecchi le attese delle Organizzazioni di Volontariato (OdV), grandi e piccole, i promotori hanno ideato un percorso partecipato di incontri di approfondimento a partire dal testo preparatorio "Spunti di lavoro per il documento finale". Si tratta di una vera e propria maratona della solidarietà, che attraverserà tutta l'Italia con lo scopo di instaurare un dibattito con tutti i volontari, le reti e le Organizzazioni di Volontariato dei territori per giungere poi a presentare un documento di sintesi condiviso durante i lavori della Conferenza. La prima tappa si è svolta venerdì 18 maggio proprio a L'Aquila, punto di partenza e di arrivo di questo percorso. L'incontro ha visto la partecipazione di tante associazioni aquilane, che hanno arricchito di nuovi spunti il testo preparatorio, già valorizzato dai contributi provenienti dall'incontro con gli accademici e gli esperti avvenuto a Roma lo scorso 4 maggio. In programma anche tre incontri interregionali che si terranno il 14 settembre a Roma, il 17 a Milano e il 22 a Napoli. Finora il testo è stato diffuso nel corso di eventi ed iniziative che hanno coinvolto più di 1000 volontari su tutto il territorio nazionale.
La Conferenza è organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per il Terzo Settore e le Formazioni sociali - in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale per il Volontariato e in partenariato con la Provincia de L'Aquila e il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - CSVnet.
Anche in Puglia si è avviato, il 16 luglio scorso a Bari, un percorso di condivisione in preparazione della VI Conferenza nazionale, nel corso dell'assemblea regionale del Terzo settore pugliese. L'assemblea pugliese ha ribadito con forza la necessità, che va consolidandosi in Puglia, di una rappresentanza unitaria. � questa la più grande conquista di anni di lavoro sulle tante identità del Terzo Settore pugliese e che nell'assemblea dello scorso 16 luglio sono risultate all'evidenza di tutti. Per la prima volta, a sedere allo stesso tavolo c'erano il Forum Terzo Settore, i Centri Servizi al Volontariato, l'Osservatorio Regionale del Volontariato, grandi e piccole organizzazioni del Terzo settore Pugliese, unitamente ad Anci, Upi , Comune di Bari e Regione Puglia. "Una compattezza, rimarca Gianluca Budano, portavoce regionale del Forum Terzo Settore, che diviene soggetto politico che si candida a costruire le politiche e non solo a gestire servizi. Miti e umili nel rendere servizi, funzionali alle istituzioni, ma da oggi portatori di proposte politiche. Di fatto è iniziata per la Puglia una nuova stagione. Questa la Puglia da emulare". "Spesso i volontari sottolinea Luigi Russo, presidente regionale di CSV Puglia Net sono quelli che interpretano i bisogni che le istituzioni non riescono ad intercettare, sono quelli che in frontiera soccorrono e aiutano, anche quando le istituzioni fanno fatica. Ora è il tempo di fare un salto ulteriore per le organizzazioni ma anche per le istituzioni: per rispondere in maniera adeguata alla crisi e alle innumerevoli fratture che essa reca con sè, occorre innanzitutto dare corpo e struttura a quel principio costituzionale di sussidiarietà che reclama la necessità non solo della partecipazione dei cittadini alla vita politica, ma alla costruzione di politiche inclusive a partire dalla voce di tutti, delle istituzioni, come dei volontari, dei semplici cittadini. Questo ha ribadito Russo non significa chiedere alla parte politica di sottrarsi alle responsabilità a cui è chiamato, significa piuttosto dare un'anima vera alla democrazia partecipativa, dando rappresentatività politica al volontariato. Questa rappresentanza oggi è centrale. In questa particolare fase del nostro paese, nella quale si intrecciano la crisi economica-finanziaria e la crisi etica e di valori, al volontariato come indica esplicitamente il documento preparatorio dell“Assemblea Nazionale del volontariato di ottobre 2012 si richiede ricorda ancora Russo - di candidarsi nei territori, oltre e a prescindere dalle dinamica delle parti, a esprimere un pezzo della futura classe dirigente del paese: il volontariato infatti, in questi anni non ha agito solo nell“ordinario e nello straordinario, ma è stato scuola di democrazia e di cittadinanza attiva, valori indispensabili per il futuro, Bene Comune per tutto il paese. In particolare questo processo potrà essere favorito dal consolidamento del sistema delle "Case della Sussidiarietà", che portano ad esplicita attuazione il principio contenuto nell“art. 118 della Costituzione italiana.". "Il grande risultato dice Mauro Giannelli, coordinatore nazionale Progetto FQTS e Consulta del Volontariato, è quello che vediamo qui oggi: soggetti diversi che siedono attorno ad uno stesso tavolo. La questione della crisi tocca in particolare il volontariato. La crisi non è però distruzione, ma riflessione, significa fare delle scelte, è un momento favorevolissimo per il volontariato e per il Terzo settore. Oggi siamo costretti a metterci insieme per immaginare un percorso che non è più essere come prima, ma essere felici. Il volontariato deve abitare l'ordinario. Ma il volontariato deve esserci anche nello straordinario, con le sue competenze, le sue energie e si deve candidare ad esprimere un pezzo della classe dirigente di questo Paese. Il volontariato è stato una scuola di cittadinanza attiva e di impegno politico e oggi reclama luoghi della partecipazione, immagina una democrazia deliberativa che non si sostituisce a quella partecipativa ma si affianca e dialoga con essa". L“ assessore regionale al Welfare Elena Gentile - parlando all“assemblea del Terzo Settore ha evidenziato che - "la rivoluzione nell“approcciarsi al mondo del terzo settore nella costruzione delle politiche di welfare è un dato oggettivo in questa regione. Ora, i tempi sono maturi perchè tutte le politiche dell“istituzione regionale prendano questa direzione di marcia. Così conclude l“assessore regionale - il terzo settore può diventare sempre più attore dignitoso dell“economia della società pugliese". L“assemblea ha concluso i lavori con l'intento di rilanciare nei territori la bozza del documento di preparazione alla sesta conferenza nazionale del volontariato che riportiamo in allegato.
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